venerdì 26 aprile 2013

Cellulite: che cos'è e miti da sfatare.




Perché ogni volta che deve essere reclamizzato un trattamento per la cellulite la testimonial è una modella dal fisico perfetto?
Se circa il 90% delle donne lamenta il problema della cellulite, escludo che si tratti di una condizione rara, difficile da individuare per essere presentata. Forse, l'obiettivo è creare l'aspettativa del risultato: diventare come lei!
Ed ecco che la modella, magari tendenzialmente anoressica, dapprima si spreme all'inverosimile le cosce per evidenziare la sua pelle a buccia d'arancia e poi dopo il trattamento sfodera un primo piano del suo fondo schiena che, se non fosse perché un po' cresciuto, è simile in tutto per tutto a quello di mia figlia che ha solo 3 anni.
Provate a pensare per un momento, ma solo per un momento, se invece della modella ci fosse una donna con la cellulite vera, una di quelle che d'estate al mare si aggira per le spiagge con il pareo sui fianchi, quali sarebbero le conseguenze economiche sulle vendite dei trattamenti anti-cellulite? Creme, tisane, diete, laser, ultrasuoni, cavitazione, sonicazione, liposcultura, lipomodellamento, ozono terapia, aroma terapia... un giro d'affari di miliardi di euro volatizzati via in un batter d'occhio per colpa di una pareo?
La pubblicità mira a vendere il rimedio anti-cellulite anche nei casi in cui effettivamente non serve. L'obiettivo è vendere, e proprio per questo non viene spiegato cosa si intende per cellulite e inconsciamente si è portati a pensare che se il trattamento l'ha fatto la modella a maggior ragione dobbiamo farlo noi, che viviamo tutti i giorni sulla «passerella» in ufficio, in casa, in palestra, dove gli occhi indiscreti dell'amica sono molto più severi e spregiudicati di quelli del fotografo nel sottolineare il nostro inestetismo.
Ebbene, se quest'estate non volete aggirarvi con fare apparentemente sicuro sulle spiagge con l'ultimo pareo alla moda, forse vi conviene continuare a leggere per scoprire cosa è la cellulite, quali i rimedi efficaci e quali i miti da sfatare.
Prima di tutto, il termine cellulite che tutti conosciamo è assolutamente improprio e vago per i seguenti motivi:
  • il suffisso «-ite» generalmente identifica le patologie in cui è presente un'infiammazione e quindi nel caso specifico dovrebbe sottolineare un'infiammazione delle cellule, verosimilmente di quelle adipose. Niente di più falso e sbagliato.
  • il termine non identifica un unico problema perché la stessa parola può evocare in chi ascolta manifestazioni differenti tra loro.
Il nome esatto dovrebbe essere panniculopatia edematosa-fibro-sclerotica, il cui acronimo è PEFS. Non è uno scioglilingua ma la sua conoscenza può aiutarci come «sciogli grasso»... Di seguito continuerò ad usare la parola cellulite perché è un termine molto comune e, per romanticismo ma con una nuova veste, quello di PEFS.
La cellulite, ovvero la PEFS, è un'alterazione morfologica e funzionale del tessuto sottocutaneo, ovvero è caratterizzata da modificazioni patologiche del tessuto adiposo, fisiologicamente presente in tutti gli esseri umani e localizzato al di sotto del derma.
Esistono tre quadri clinici ben precisi: fase edematosa, fibrosa e sclerotica.
Ogni soggetto può avere una delle tre manifestazioni oppure una loro combinazione, un po' di quella edematosa, un po' di quella fibrosa e un po' di quella sclerotica. Ognuna delle tre fasi richiede trattamenti differenti per poter migliorare o risolvere il problema. Dapprima cerchiamo di approfondirne le cause favorenti e aggravanti il problema.

Cause della cellulite

L'inestetismo interessa principalmente le donne di razza bianca, è legato ad una predisposizione familiare e tende a peggiorare nel periodo pre-mestruale quando l'aspetto a buccia d'arancia è maggiormente visibile.
La cellulite è figlia del nostro tempo e molteplici sono i fattori che possono aggravarla:
  • vita sedentaria
  • dimagrimento eccessivamente rapido
  • disordine alimentare, caratterizzato da un eccesso di calorie, grassi, sale...
  • postura con gambe accavallate e l'abbigliamento stretto perché favoriscono la compressione dei piccoli vasi del sistema circolatorio
  • scarpe strette o con tacco troppo alto
  • sovrappeso e lo stress
La correzione del proprio stile di vita previene il problema e, nei casi in cui l'inestetismo sia già presente, contribuisce decisamente al suo miglioramento accompagnandosi al trattamento mirato.

La cellulite: quadri clinici

L'inestetismo può essere didatticamente suddiviso in tre fasi:
  • fase edematosa - è il momento iniziale, dovuto ad un'alterazione del microcircolo venoso e linfatico a causa di microlesioni a carico della parete dei vasi che determinano un ristagno di liquidi a livello dei glutei, del bacino e delle cosce. I tessuti appaiono gonfi, spugnosi e assumono il classico aspetto «cascante» in posizione eretta e quello «oscillante» durante la deambulazione. Il tessuto muscolare sottostante è ipotonico e i tessuti interessati dal ristagno di liquidi possono essere dolenti sia spontaneamente sia alla palpazione. Comune il senso di pesantezza e di tensione alle gambe e ai piedi
  • fase fibrosa o flaccida - compare la fibrosi, un tessuto duro che comprime quello adiposo e i vasi del microcircolo, responsabile di una cute pallida, fredda al tatto e di consistenza aumentata. In questa fase è possibile osservare i primi noduli duri che conferiscono quel caratteristico aspetto, noto come buccia d'arancia.
  • fase sclerotica o compatta - si assiste alla progressiva perdita dell'elasticità dei tessuti, aumentano il numero e le dimensioni dei noduli precedentemente descritti che diventano dolenti al tatto, e l'aspetto a buccia d'arancia peggiora ulteriormente divenendo a materasso. La pelle è fredda al tatto e in superficie scompare la sua levigatezza.
Un caso a parte è, invece, l'adiposità localizzata, tipica degli uomini, dovuta ad un accumulo localizzato di tessuto adiposo e responsabile della ben nota «pancetta», delle «culottes» o delle famose «maniglie dell'amore». In questi casi, la pelle si presenta liscia, senza striature e alla palpazione è elastica, a tratti pastosa.

La cellulite: rimedi e trattamento

L'intervento tempestivo durante la fase edematosa, quella reversibile, deve mirare essenzialmente ad eliminare il liquido in eccesso dai tessuti e a riconvogliarlo all'interno dei vasi.
I massaggi drenanti, siano essi manuali oppure meccanizzati, la pressoterapia, l'elettrostimolazione e simili, sfruttano principi differenti ma l'obiettivo è il medesimo: reindirizzare i liquidi nei vasi per poi drenarli. Proprio per questo, motivo dopo questi trattamenti si è soliti fare tanta «dlin dlin»...
Allo stesso modo le creme applicate, massaggiando l'area interessata dalla cellulite edematosa, le tisane o la mesoterapia favoriscono il drenaggio dei liquidi menzionati. Attenzione ai principi attivi utilizzati dai medici durante la mesoterapia: generalmente a base di caffeina non escludono l'impiego di farmaci tipo i diuretici!
Se il quadro clinico della cellulite presenta segni tipici della fase fibrosa o peggio ancora di quella sclerotica, i trattamenti precedenti devono essere affiancati da altri che modellino il connettivo e nei casi gravi distruggano i noduli di tessuto adiposo.
Concettualmente, in queste fasi il drenaggio può funzionare se il microcircolo non è compresso, pertanto, si interviene con sistemi laser adeguati, oppure con l'elettrostimolazione per stimolarlo.
Inoltre, se sono presenti i noduli sottocutanei, vari sistemi non chirurgici - come la cavitazione o la sonicazione - oppure chirurgici - come la liposuzione - possono «rimuovere» il grasso in eccesso.
In particolare, attenzione ai sistemi non chirurgici in quanto pur non essendo apparentemente invasivi, sfruttano un meccanismo simile a quello impiegato nella litotrissia per bombardare e sminuzzare i calcoli renali, per frantumare gli accumuli adiposi, determinando un aumento temporaneo dei trigliceridi nel sangue. Sarebbe auspicabile che questi ultimi tipi di apparecchiature restassero di pertinenza esclusivamente medica...
Conoscere in dettaglio il problema cellulite può essere determinante per intervenire in modo mirato sull'inestetismo. In caso contrario, la soluzione definitiva per cancellare per sempre la cellulite è e rimane Photoshop.

Di Alessandra Martella

mercoledì 24 aprile 2013

COME COMBATTERE LA CELLULITE




La nostra crema "hi-performance" è il risultato di anni di ricerche in campo medico e scientifico. Non vi promettiamo miracoli, poiché la cellulite va combattuta anche con lo stile di vita (dieta equilibrata, movimento, niente fumo...), ma vi promettiamo un prodotto all'avanguardia in grado di fare egregiamente la sua parte come evidenziato dal sondaggi che puoi visionare cliccando qui
Usare nel modo migliore questo prodotto significa sconfiggere le celluliti e le smagliature meno gravi, ridare tonicità e lucentezza alla pelle e diminuire di qualche centimetro il girovita. 
Nei casi più gravi dovrete fare ricorso ad altri metodi, non credete a chi vi dice che una crema può fare miracoli. Noi sappiamo quanto vale il nostro prodotto, ma non vi diremmo mai che applicando una crema (anche la migliore) la cellulite verrà definitivamente sconfitta.

Alle nostre clienti suggeriamo di effettuare due trattamenti l'anno: uno in primavera e l'altro in autunno. Entrambe i trattamenti hanno una durata di tre mesi. 

Soddisfatte o rimborsate: se ci sarà un solo motivo per cui riterrete di essere insoddisfatte, vi basterà scriverci a info@geniaderm.it e noi provvederemo a rimborsarvi la cifra che avete speso.

Per un trattamento di tre mesi sono sufficienti 2 maxi-confezioni da 500 ml

Il costo di due maxi-confezioni è di 69,00 € anziché 115,00 €
(spedizione inclusa in 24/48h)

Acquista su www.geniaderm.it

lunedì 22 aprile 2013

Plasma-lipo e dieta chetogenica


Tra le più nuove tecniche contro la cellulite, ecco cosa consiglia Marco Gasparotti, specialista in chirurgia plastica e ricostruttiva. “Innanzitutto la ‘liposuzione medica'. Ovvero l’abbinamento di due trattamenti: il plasma-lipo, messo a punto in Giappone e da poco applicato anche in Italia, e ladieta chetogenica.” Il primo sfrutta la tecnologia della luce al plasma, veicolata  attraverso fibre sottilissime che il chirurgo fa scorrere sottocute con l’aiuto di aghi particolari. “Si tratta di una tecnica non invasiva e molto rispettosa dei tessuti” spiega lo specialista, “che rappresenta in un certo senso l’evoluzione del laser. Il raggio di luce irradia calore controllato, e ha la capacità di sciogliere il grasso, anche se in quantità rilevante, e nello stesso tempo di far retrarre lacute, ottenendo così un effetto di riduzione e di rassodamento. È perfetto, quindi, proprio per le zone tradizionalmente più difficili, come l’interno braccia/gambe, il collo, il ginocchio. L’intervento è ambulatoriale, dura circa ¼ d’ora, e i risultati si vedono immediatamente, per poi completarsi nel giro di un mese e mezzo”.  Complementare è poi la dieta chetogenica, che si ispira ai principi studiati negli anni 70 dal medico americano Blackburn. “Nella versione moderna” spiega Gasparotti,” consiste in buste di integratori a base di proteine pure, che costringono l’organismo ad attingere gli zuccheri dai grassi di deposito proprio nei punti in cui ve ne sono maggiore quantità. Ha quindi il vantaggio di salvare l’integrità dei muscoli, agendo sulle grandi adiposità localizzate. Il programma dura tre settimane: nella prima si usano solo gli integratori, nella seconda si aggiungono proteine alimentari e verdure, nella terza si reintroducono anche i carboidrati. Attenzione però: non è una dieta che tutti possono affrontare.  Tassativo dunque  sottoporsi a esami preliminari specifici e farsi assistere da un medico specializzato in problemi metabolici”. 

venerdì 19 aprile 2013

Elisabetta Canalis e la cellulite


Elisabetta Canalis odia la cellulite come tutte le donne, ma a differenza di molti segue i consigli di Gèniaderm sullo sport, sull'alimentazione e sui prodotti giusti da utilizzare. A volte per sconfiggere o tenere sotto controllo la cellulite, bastano poche ma preziose regole.


giovedì 18 aprile 2013

La dieta colorata contro la cellulite



Per dire basta alla cellulite, puoi affidarti ai colori. La “dieta colorata”, ovvero un’alimentazione ricca di frutta e verdura di tutti i colori, permette di riattivare la circolazione a livello locale e favorire l’eliminazione dei liquidi in eccesso, condizioni basilari per la formazione della buccia d’arancia.
Il vantaggio di questa dieta è che puoi mangiare quanta frutta e verdura desideri, a patto di non condirla troppo con olio e soprattutto sale (poiché aumenta la ritenzione idrica, quindi è sufficiente un cucchiaino al giorno) e di non usare lo zucchero. Puoi anche sbizzarrirti e creare macedonie super colorate. Vediamo perché i colori sono tanto importanti nella lotta contro la cellulite.
“La frutta e la verdura rossa e blu/viola, come fragoline di bosco, mirtilli, ribes, uva, pomodori e more, contengono le vitamine A e C che riattivano la circolazione locale, favorendo l’eliminazione delle tossine tipiche della cellulite”, spiega il professor Antonino Di Pietro, Dermatologo, Presidente Fondatore dell’Isplad, la Società di Dermatologia Plastica e Oncologica (www.antoninodipietro.it).
Ma non solo: il rosso e il viola sono sinonimo di un’elevata concentrazione di antociani ebioflavonoidi, sostanze che rafforzano la parete dei vasi sanguigni limitando la fuoriuscita di liquidi, che dà origine alla ritenzione idrica.
Molti vegetali gialli, arancioni o bianchi, come ananas, melone, lattuga e finocchi svolgono un’azione drenante che aiuta ad eliminare i liquidi in eccesso. “L’ananas, in particolare”, dice Di Pietro, “contiene la bromelina, una sostanza molto attiva contro la ritenzione di liquidi”.
Le verdure verdi, come lattuga e zucchine, ma anche alcuni vegetali di altri colori, come il melone e le ciliegie, hanno un’azione spiccatamente lassativa che aiuta a depurare il corpo.

Che cosa bisogna mangiare per combattere la “buccia d’arancia”? 
Ecco i suggerimenti del professor Di Pietro:

La dieta colorata
Colazione
Uno yogurt magro ai frutti di bosco o uno yogurt da bere ai mirtilli, 1-2 fette biscottate con marmellata di mirtilli, more, ciliegie o ribes, un frullato di mela, uva o di melone.

Pranzo
Un piatto di pasta con i pomodorini freschi o alle melanzane, oppure un piatto di risotto alle zucchine. Un’insalatona di lattuga con carote alla julienne e ravanelli. Una fetta d’ananas.

Cena
Un antipasto di crudité con carote, pomodori, ravanelli e finocchi oppure una vellutata di zucchine o un minestrone tradizionale misto. Un piatto di carne pesce alla griglia con contorno di lattuga.
Due-tre fette di melone arancione o giallo oppure una macedonia con albicocche, uva, arance, frutti di bosco (anche surgelati), ciliegie.

Spuntini (a metà mattina e a merenda)
Uno yogurt magro o da bere, all’albicocca o ai frutti di bosco, oppure un centrifugato di carote, oppure un frullato di frutta rossa mista o una fetta d’ananas.

SODDISFATTE O RIMBORSATE!!!



"SODDISFATTE O RIMBORSATE"

Come fare ad avvalersi di questa garanzia? Nel modo più semplice possibile: se per qualunque motivo ritieni di non essere soddisfatta del prodotto, basterà che ci scrivi a info@geniaderm.it entro 30 giorni dal ricevimento della crema indicandoci le modalità del rimborso. Noi, senza farti alcuna domanda, ti rimborseremo la somma spesa per l'acquisto.

Mettici alla prova. Siamo certi che non ci richiederai il rimborso, ma se lo farai saremo di parola.

Approfondisci le caratteristiche della crema
In questo blog puoi trovare varie informazioni sulla crema "hi-performance". Inoltre puoi visionare questo sondaggio in cui si parla della soddisfazione delle clienti. Per approfondire ulteriormente e per acquistare la crema puoi andare sul sito www.geniaderm.it


LA NOSTRA PROPOSTA

Per un trattamento di 3 mesi sono sufficienti 2 maxi-confezioni da 500 ml di crema.

Il costo di 2 maxi-confezioni è di 69,00 € anziché 115,00 €
(spedizione inclusa in 24/48h)



mercoledì 17 aprile 2013

Cellulite negli uomini, rara ma esiste.




La cellulite è un inestetismo che colpisce prettamente il mondo femminile, raramente si manifesta negli uomini. Il motivo risiede nel fatto che nella formazione della panniculopatia sono coinvolti soprattutto quegli ormoni tipicamente femminili, gli estrogeni.

Nelle donne le cellule adipose si formano principalmente nella "zona dell'amore" o della riproduzione, nell'addome, intorno al bacino, cosce, glutei, fianchi, ginocchio (cellulite ginoide).
Negli uomini invece il grasso in eccesso si forma nella parte superiore del corpo, come spalle, petto e addome (cellulite androide).

Questa differenza nella distribuzione della cellulite è dovuta all'influenza degli ormoni sessuali. Possiamo concludere che gli estrogeni sono responsabili dell' adiposità localizzata sulla parte inferiore del corpo, mentre il testosterone, ormone maschile, fa posizionare il grasso sulla parte superiore del corpo.

Direttamente collegate alle fluttuazioni ormonali ci sono dei momenti in cui la cellulite nella donna si manifesta di piu':
- durante la gravidanza
- durante la pubertà, gli estrogeni causano lo sviluppo del tessuto adiposo in determinate zone: glutei fianchi, cosce e pancia.
- all'inizio di ogni ciclo ovarico
- all' arrivo della menopausa

Anche se la cellulite non è legata all' accumulo di grasso e viceversa, un significativo aumento di peso significa che gli ormoni sono in eccesso e contribuiscono così alla comparsa della cellulite.

Le cause della cellulite vanno però ricercate specialmente in:
- una predisposizione ereditaria (fattori genetici ed etnia) può aumentare il rischio di sviluppo della cellulite.
- stress e problemi circolatori possono favorirne la nascita.
- vita di vita sedentaria o stress oppure dieta sbagliata. Anche eccesso di alcol e tabacco, mancanza di sonno, stanchezza sono fenomeni che possono contribuire alla sua formazione.
- la mancanza di attività fisica è un fattore chiave per la nascita della cellulite, bisogna fare sport di tipo aerobico, il nuoto su tutti.

martedì 16 aprile 2013

Cos'è la cellulite?



La cellulite è un'alterazione cutanea dovuta ad una serie di fattori, spesso soggettivi, che messi insieme danno origine a quegli inestetismi tanto odiati da chi ne è colpito. Essa è causata da un processo infiammatorio del tessuto adiposo sottocutaneo e dei piccoli vasi sanguigni e linfatici. Questi, dato che costituiscono uno strumento di deflusso dei liquidi in eccesso, diventano loro malgrado congegni “diabolici” nel processo di sviluppo e diffusione dell’adipe in eccesso. Quando i vasi sanguigni e linfatici non riescono a drenare efficacemente i liquidi che si trovano fra le cellule adipose, il processo infiammatorio si aggrava col conseguente sviluppo della cellulite.
Il processo infiammatorio della cellulite è stato suddiviso in tre stadi a seconda della gravità dell’inestetismo. Il primo stadio è la cellulite edematosa, conosciuta come “buccia d’arancia”. Poi troviamo la cellulite fibrosa e quella sclerotica. Quest’ultima è la più grave poiché implica evidenti deformità cutanee, ipersensibilità e addirittura dolore. Al contrario di quanto si pensi, la cellulite non è strettamente legata al sovrappeso. Certo questo favorisce la sua comparsa, tuttavia anche le persone più magre a volte possono esserne colpite. Ai primi posti tra le cause di questa “piaga” che colpisce molte persone, vi sono la componente ereditaria e gli squilibri fisiologici legati alle pessime abitudini alimentari e di vita come il fumo, l’eccesso di alcool e di “cibi spazzatura”.

CREMA ANTICELLULITE EFFICACE


PERCHE’ SCEGLIERE HI-PERFORMARCE

Se fai un giro su internet o nei negozi tradizionali ti accorgi che di prodotti anticellulite ce ne sono davvero tanti. Spesso la tua casella e-mail viene intasata da pubblicità di ogni tipo, comprese quelle di creme o argille che promettono effetti “miracolosi” senza il minimo sforzo.
Il fatto è che, come in tutti i settori “pieni” di offerte”, non è oro tutto quello che luccica. Molti dei nostri concorrenti offrono prodotti di qualità, molti altri si limitano a commercializzare barattoli importati da paesi lontani. Prodotti con ingredienti di dubbia provenienza e dai contenuti scientifici tutt’altro che provati.
Noi, seguendo una politica fatta di chiarezza, ci limiteremo a citare gli aspetti positivi di ciò che ti proponiamo. E a sottolineare come, tra le garanzie alla base di un buon prodotto, ci siano sempre la certezza circa la provenienza dello stesso ed il fatto che sia creato con ingredienti di primissima scelta. Gèniaderm produce questa crema in Italia, lo fa in maniera biologica e la testa grazie alla collaborazione con le migliori Università del nostro Paese. 
"Hi-Performance" è una crema anticellulite efficace e a dirlo sono le nostre clienti in un sondaggio che puoi visionare cliccando qui.
Gli ingredienti di hi-performance sono, come nel caso di tutti i nostri prodotti, selezionati tra quelli migliori e vengono acquistati direttamente nei paesi in cui quel dato ingrediente è coltivato naturalmente.

Senza volerti promettere miracoli ti diciamo che, con un uso costante di questa crema, vedrai i primi risultati già dopo qualche settimana di applicazione. L’importante è seguire alcuni semplici suggerimenti. Tra questi quello di applicare Hi-performance quotidianamente per almeno due mesi e, dopo 30 giorni di riposo, ripetere il trattamento a mesi alterni a seconda dei risultati riscontrati.

Alcuni ingredienti della crema anticellulite


GLI INGREDIENTI

In una crema del genere ci sono vari ingredienti che, mescolati nelle quantità più idonee, lavorano insieme per ottenere il risultato finale.
Di seguito ne approfondiamo alcuni. I più rappresentativi, quelli che grazie alle loro proprietà rendono “hi-performarce” la crema efficace che imparerete a conoscere durante il suo utilizzo.

CENTELLA ASIATICA
La Centella asiatica è una pianta originaria dei paesi caldi. Si trova soprattutto in India, in Pakistan, in Madagascar, in Australia ed in Sudafrica. Coloro che, raccogliendola e sfruttandone le sue qualità, la conoscono bene la chiamano “pianta della longevità” o “erba delle tigri e degli elefanti” poiché questi animali vi si rotolano sopra per lenire le ferite o le infiammazioni della pelle.
Grazie alla sua caratteristica di proteggere i capillari, risulta utilissima nelle patologie della circolazione sanguigna e nella cura della cellulite. Le sue proprietà drenanti regalano alle gambe sollievo e tonicità ed eliminano il gonfiore. La Centella, inoltre, è in grado anche di donare idratazione, emollienza ed elasticità alla cute.
Penetrando a fondo nel derma, i principi attivi di questa pianta stimolano il collagene migliorando il flusso dei liquidi e di conseguenza anche l’elasticità e l’aspetto della pelle. La funzionalità venosa migliora e le pareti dei vasi sanguigni si rinforzano con la conseguente riparazione dei tessuti danneggiati.

FUCUS VESICULOSUS
L’Alga dinamica che agisce sull’adipe combattendo la cellulite

Il Fucus vesicolosus, conosciuto anche come Quercia marina o Alga bruna, è l’alga marina forse più conosciuta delle Isole Britanniche. Si trova sulle coste dell’Oceano Atlantico e di quello Pacifico, su quelle del Mare del Nord e del Mar Baltico.
Appartiene alla famiglia delle Fucacee, si presenta come un disco e si aggrappa come una ventosa alle rocce con un germoglio piatto che assume un colore verde oliva. Può superare il metro di lunghezza e le sue fronde contengono delle vescicole piene di gas.
I suoi componenti principali sono lo iodio, l’acido alginico, l’acido ascorbico, i polifenoli, i carotenoidi, le vitamine (A, B, B2, B12, C, E e la provitamina D), molti aminoacidi ed una lunga serie di sali minerali ed oligoelementi.
Quest’alga può essere usata come rimedio per varie patologie nella medicina odierna. Ad esempio l’elevata presenza di Iodio e di Alginati la rendono utile nella cura dell’ipotiroidismo. Le vitamine ed i minerali presenti in quantità elevate, invece, le aprono la strada anche nella cura dei reumatismi e di alcune malattie croniche dei bambini più cagionevoli di salute.

Ma veniamo a noi, ovvero alle caratteristiche che rendono l’Alga Bruna uno degli ingredienti principali della nostra Crema Hi-performance.
L’ottima attività diuretica che la contraddistingue le consente di combattere con estrema efficacia gli inestetismi della cellulite. Questa importante proprietà gli è data dalla presenza dell’Acido Alginico che assorbe una quantità d’acqua cento volte superiore al suo peso. L’assorbimento dei liquidi in eccesso, dunque, come principale meccanismo anticellulite.
Le sue proprietà antibiotiche ed emostatiche, inoltre, fanno del Fucus Vesicolosus un valido emostatico ed antisettico. Altri motivi, quest’ultimi, per renderlo prezioso nella prevenzione e nella cura della cellulite.
Infine una curiosità storica su questa alga dei mari freddi. Già nel 1862 il medico Duchesne Duparc si accorse che, impiegando il Fucus nella cura della psoriasi (grave malattia infiammatoria della pelle), questo aveva la proprietà di mobilitare i grassi.
In poche parole la stimolazione endocrina generata da questa alga, provoca un aumento del metabolismo lipidico con una ricaduta sul trattamento dell’obesità e della cellulite.
Negli ultimi decenni studi più moderni hanno confermato pienamente le teorie del dott. Duparc, stabilendo che il Fucus è un vero toccasana proprio nella cura di patologie quali l’obesità e la cellulite.

CITRUS AURANTIUM
Il Citrus aurantium (conosciuto comunemente come Arancio amaro) viene usato in estetica soprattutto per favorire il dimagrimento e per combattere gli inestetismi tonificando la pelle.
I principi attivi del Citrus sono il limonene, il linaolo ed il decanale. Gli studi hanno mostrato che questi, grazie ad un aumento della termogenesi (processo metabolico che consiste nello sviluppo di calore da parte dell’organismo soprattutto nel tessuto adiposo), hanno la proprietà di bruciare i grassi in eccesso agevolando il dimagrimento.

LA CAFFEINA
La caffeina è uno degli ingredienti naturali principali per la cura della cellulite. La maggior parte delle creme anti buccia d’arancia, infatti, la contengono seppur in quantità diverse.
La sua azione principale è quella di stimolare la mobilità degli acidi grassi nel tessuto adiposo, un’attività che in condizioni normali si verifica naturalmente e ciclicamente nel tessuto dei soggetti non colpiti dalla cellulite.
Come altri ingredienti presenti nella nostra Hi-performance, la Caffeina possiede anche la capacità di stimolare il drenaggio e la rimozione dei liquidi in eccesso. Una funzione antiedematosa, se vogliamo usare un termine prettamente medico, che costituisce un punto importante nella lotta agli inestetismi cutanei e agli eccessi di grasso.
Gli effetti della Caffeina sulle adiposità localizzate sono amplificati da dei validi massaggi sulle parti da trattare. Questo aspetto, lo ricordiamo, è fondamentale per la buona riuscita del trattamento. Ed è per questo che in queste stesse pagine vi daremo degli utili consigli su come spalmare efficacemente la crema.

EDERA
L’Edera è una delle piante più presenti nelle creme anticellulite. Essa è ricca di principi attivi (saponine, steroli, tannini, acido formico, b-carotene, vitamina E) che la rendono ideale per l’uso topico/esterno in quanto agisce efficacemente sui nervi periferici.
Le caratteristiche che la rendono una preziosa alleata nella lotta alla cellulite sono legate alle azioni analgesica, anestetica, vasocostrittrice e astringente.


lunedì 15 aprile 2013

Massaggi linfatici o linfodrenanti contro la cellulite




Chiamati anche massaggi drenanti, i massaggi linfatici costituiscono una tecnica piuttosto recente – e a dir la verità non molto conosciuta – che trova applicazione sia in ambito medico che in ambito estetico. L’obiettivo di questo tipo di trattamento consiste nell’agire su canali linfatici e linfonodi allo scopo di migliorare e agevolare il passaggio della linfa, sostanza fondamentale dell’organismo umano composta oltre che da acqua (per la maggior parte) anche dai macrofagi, delle cellule che assorbono gli agenti patogeni e gli scarti, e dai linfociti, elementi fondamentali per proteggere il corpo umano. La linfa si trova nei vasi sanguigni: da qui, poi, intraprende un percorso che la porta in tutto l’organismo, per raccogliere batteri e materiali di scarto dai tessuti. Una volta che ha accumulato tutte queste sostanze di rifiuto, la linfa si introduce nei canali linfatici, dove è, per così dire, “purificata”: a questo punto, può tornare nel circolo sanguigno ripulita, e proseguire nello svolgimento del proprio compito. Il massaggio linfatico, dunque, si compone di una serie di pressioni mirate il cui scopo è quello di favorire e stimolare il passaggio della linfa, e di conseguenza la trasmissione delle scorie ai canali linfatici. Mediante questa azione di manipolazione, in pratica, chi pratica tali massaggi è in grado di rimuovere o impedire la formazione dei punti in cui la circolazione linfatica ristagna, agevolando la fuoriuscita delle cellule immunitarie dai linfonodi: in questo modo, esse sono in grado di incrementare la capacità di difesa del nostro corpo. Appurata, dunque, l’importanza della linfa per l’organismo umano, risulta facile da capire il motivo per cui questa tecnica di massaggio, benchè nuova, stia diventando sempre più diffusa: il suo compito, infatti, è quello di favorire i processi di corretto mantenimento dei tessuti e di rinnovamento degli stessi, con vantaggi evidenti, ovviamente, anche per il resto dell’organismo.
Il massaggio linfatico, indicato spesso anche come linfodrenaggio manuale, nasce intorno agli anni Venti per opera di Emil Vodder, e costituisce una tecnica scientificamente riconosciuta per migliorare il benessere fisico e psicologico dell’individuo. In particolare, il concetto di drenaggio riguarda lo spostamento della linfa, liquido incolore che comprende, tra l’altro, anche grassi, proteine e Sali minerali, e che circola, oltre che nei vasi sanguigni, anche negli spazi interstiziali situati tra i tessuti. Le manipolazioni tipiche di questi massaggi devono essere lente, delicate ma ripetitive: tra l’altro, esse determinano un effetto anti-stress molto piacevole, perché vanno ad attivare il sistema nervoso parasimpatico, cioè quello da cui dipende il rilassamento. Attraverso un sistema appropriato di manovre, ovviamente codificate e opportunamente studiate, il professionista che pratica il massaggio linfatico permette di agevolare il passaggio linfatico dalle zone in cui il liquido si è accumulato fino a determinati punti di sbocco.
Attraverso il linfodrenaggio eseguito manualmente, il massaggio linfatico esercita un’azione disintossicante e drenante: pertanto, a esso bisogna ricorrere nel caso in cui un soggetto presenti la necessità di eliminare i liquidi in eccesso trattenuti, oppure scorie e tossine. Non solo: utilizzato in qualità di massaggio estetico, tale trattamento contribuisce a ridurre e a prevenire la cosiddetta pelle a buccia d’arancia, inestetismo che colpisce donne e uomini di qualsiasi età, dovuto a un eccesso di ritenzione di liquidi. Il massaggio drenante, infatti, oltre ai vasi linfatici stimola anche i vasi sanguigni: pertanto, a trarre un beneficio immediato è anche la circolazione del sangue, con vantaggi specifici soprattutto per la circolazione periferica, vale a dire quella connessa con il nutrimento della pelle. Regolarizzando il sistema neurovegetativo, il trattamento caratterizzato da massaggi linfatici consente di migliorare tutte le funzioni non volontarie dell’organismo; inoltre, il linfodrenaggio ha un effetto cicatrizzante, e aiuta a rimarginare ulcere e ferite in tempi brevi, specialmente in conseguenza di interventi chirurgici o traumi. Ma i vantaggi apportati da questi massaggi non si esauriscono qui: essi, infatti, permettono di aumentare la velocità di ricostruzione dei tessuti, eliminando gonfiori inestetici e spesso sintomatici di un disturbo; ancora, andando ad attivare cellule specifiche del sistema nervoso che inibiscono il dolore, provocano una sensazione di sollievo in situazioni di sofferenza.
Tra gli altri effetti dei massaggi linfatici vale la pena di segnalare l’innalzamento della qualità delle difese immunitarie: in altre parole, mediante questo trattamento è possibile accelerare la guarigione in caso di malattia, e diminuire il rischio di infezioni. Massaggi linfatici sono anche consigliati per tutti i soggetti che hanno disturbi di carattere ansioso, per chi fatica a prendere sonno e in generale per le persone che si trovano a fare i conti con una situazione di stress. Occorre precisare che la prescrizione medica, nel trattare patologie specifiche (per esempio esiti cicatriziali o edema conseguenti a un intervento chirurgico) deve essere personalizzata e specifica: nei casi più gravi, la frequenza deve essere quotidiana. Nei soggetti non patologici, invece, i cicli consigliati propongono sedute due o tre volte alla settimana, e poi, a seconda della natura del problema, sedute mensili (da due a quattro) come terapia di mantenimento.
L’ideatore della tecnica del massaggio linfatico, Emil Vodder, fu in grado di localizzare le sedi più importanti della circolazione della linfa nel collo, e si rese conto che, mediante il trattamento da lui inventato, i pazienti che soffrivano di affezioni croniche, con particolare riferimento alle vie respiratorie superiori, riuscivano a guarire gradualmente. A proposito di uno suo paziente della clinica di Cannes, per esempio, Vodder riuscì a guarire problemi ai muscoli della nuca e un ristagno cronico posizionato nelle mucose del naso: non a caso, proprio nelle cavità del naso si trovano numerosi vasi linfatici, che Vodder riuscì a liberare sgonfiando le ghiandole linfatiche.
L’intuizione di Vodder, dunque, è valida ancora oggi. In conclusione, segnaliamo che la pratica dei massaggi linfatici (o drenanti che dir si voglia) si sta diffondendo sempre di più nel nostro Paese: rimane importante, tuttavia, affidarsi unicamente a professionisti altamente qualificati, che, in collaborazione con un medico (cui spetta la diagnosi del problema e l’indicazione del trattamento da seguire) siano in grado di risolvere con professionalità tutte le patologie. La scelta di professionisti qualificati, naturalmente, vale anche nel caso in cui si ricorra ai massaggi linfatici non in presenza di una patologia reale, ma solo per curare qualche inestetismo di troppo sulla pelle, o semplicemente come modo per ritrovare serenità e pace interiore rilassandosi.

mercoledì 10 aprile 2013

LA CELLULITE ED IL NUOTO




La cellulite scaturisce da un'infiammazione sottocutanea dei tessuti che genera l'aumento di volume delle cellule che formano il tessuto adiposo. Questodetermina un deficitcircolatorio sia a livello sanguigno sia a livello dei canali linfatici, che scorrono paralleli a quelli del sangue e hanno la funzione di canale di scarico portando via le sostanze di scarto prodotte dalle cellule, e causa una mancanza di ossigenazione ai tessuti.
La conseguenza sono gli edemi, ossia dei gonfiori dovuti alla ritenzione idrica, che genera la nota sindrome della pelle a buccia d'arancia, più che altro su glutei e cosce soprattutto nelle donne. Numero e dimensione delle cellule adipose varia molto da individuo ad individuo per cui nelle persone in cui questi valori si presentano particolarmente alti si può parlare di una vera e proprio predisposizione alla cellulite.
La cellulite non è soltanto un problema per l'aspetto estetico, ma è anche e soprattutto un problema di salute, infatti se non presa in tempo e curata adeguatamente, può portare disagi e peggioramenti. E' dunque necessario tenere sempre sotto controllo il pannicolo adiposo sottocutaneo e sicuramente praticare dello sport, particolarmente di tipo aerobico, ci aiuta a perseguire il nostro scopo.  Infatti negli sforzi prolungati vengono  bruciati grassi per produrre energia.
Sono consigliati anche solo 20 minuti al giorno di attività aerobica purché fatta con continuità:  il nuoto è l'ideale.
Tonificando integralmente e simmetricamente la muscolatura, il nuoto, è lo sport più efficace per prevenire e contrastare la cellulite. Come tutte le attività aerobiche, permette allungamento dei muscoli  che contrasta in maniera efficace il ristagno dei liquidi negli arti inferiori e facilitano il ritorno del sangue venoso al cuore. Il tipo di movimento interessa tutti i muscoli del corpo, genera respirazione profonda ed inoltre l’effetto creato dalla ginnastica in acqua amplifica i risultati perché oltre allo sforzo fisico sfrutta il movimento dell’elemento sulla pelle, come fosse una sorta di massaggio drenante. Il corpo poi si trova in posizione orizzontale nell’ acqua e non si verificano pressioni in nessun punto. Tutti gli stili di nuoto vanno bene, ma lo stile libero è particolarmente indicato per l'intensità della respirazione mentre lo stile a rana è un sistema naturale ed efficace per allenare zone specifiche, come l’interno delle cosce e la parte superiore delle braccia, in cui normalmente la cellulite è più abbondante. Il nuoto insomma è una vera e propria cura anticellulite.

martedì 9 aprile 2013

CINQUE ALIMENTI ANTICELLULITE

L'alimentazione ha un ruolo importante nella prevenzione e nella cura della cellulite. Su RIZA trovate alcuni consigli circa cinque alimenti ottimi alleati nella lotta a questo fastidioso inestetismo cutaneo.

lunedì 8 aprile 2013

LA FOSFATIDILCOLINA CONTRO LA CELLULITE




Che cos'è?

E’ il fosfolipide più abbondante nel mondo animale e vegetale.
E’ costituita da un gruppo fosfato,due acidi grassi e dalla colina,precursore dell’acetilcolina.
L’acido linoleico è l’acido grasso prevalente.
E’il maggior componente strutturale della membrana cellulare e svolge un compito essenziale nella regolazione omeostatica della fluidità delle stesse.Interviene nel processo del segnale di trasduzione dall’esterno all’interno della cellula.E’ una molecola sia idrofila che lipofila e queste proprietà la rendono un emulsionante naturale.
La Fosfatidilcolina sta diventando uno dei più popolari ingredienti per trattare le adiposità localizzate.
Molti studi hanno riportato dei risultati promettenti per il trattamento delle adiposità localizzate determinando una riduzione di volume degli adipociti(cellule del tessuto grasso),un miglioramento del microcircolo vascolare con riduzione della componente acquosa extracellulare,ed un incremento della vitalità cellulare dermo-epidermica con un aumento dell’elasticità e del tono cutaneo.


 “Fosfatidilcolina: nuove applicazioni terapeutiche”

La fosfatidilcolina è utilizzata dal 1965 per via endovenosa per il trattamento di patologie del fegato.
Per anni è stata usata come farmaco per combattere le ipercolesterolemie e le iperlipidemie.
L’uso della Fosfaditilcolina ( FdC ) come tecnica lipolitica in una patologia frequente come la “cellulite” è stata introdotto nella pratica clinica nel 1995 dal Dr. Rittes, Dermatologo brasiliano.
La “cellulite”, scientificamente definita come “lipodistrofia” o “panniculopatia edemato-fibro-sclerotica” è una condizione, per alcuni distretti corporei, di sofferenza del microcircolo e del tessuto connettivo sottocutaneo.
Si manifesta come conseguenza di vari fattori esogeni ed endogeni, tra cui un’insufficiente attività emuntoriale, disturbi a livello circolatorio, stress psico-emotivi, problemi ormonali, vita sedentaria, intolleranze alimentari, etc. Persino un’alimentazione inadeguata, ad esempio, con diete povere di acidi grassi polinsaturi, facilita l’insorgenza della panniculite, spesso associata a soprappeso oppure ad obesità conclamata. Inoltre, laddove vi sia contemporanea coesistenza di ipetrofia delle cellule adipose del tessuto sottocutaneo, si osserverà un aumento nel volume degli adipociti che tenderà ad aggravare le già ridotte condizioni circolatorie locali.
La cellulite è una patologia ad andamento evolutivo generalmente distinto in quattro differenti stadi, caratterizzati a livello clinico da cute “a buccia d’arancia” o, nei casi più avanzati, “a materasso” e con sintomi quali formicolio, piedi freddi, gambe pesanti fino a dolori crampiformi nei casi più gravi. Tra i tanti rimedi utilizzati sempre più diffuso è l’uso della fosfatidilcolina.
La fosfatidilcolina è un costituente delle membrane cellulari, dove svolge sia un ruolo strutturale che funzionale. Il suo ruolo principale è quello di mantenere integra la membrana cellulare. E’ una sostanza naturale, derivata dalla lecitina di soia, ad azione emulsionante.

  
Fosfatidilcolina e cellulite

L'impiego della fosfatidilcolina nel trattamento delle adiposità localizzate è piuttosto recente, ma non per questo privo di efficacia. Il primo a proporla, nella metà degli anni '90, è stato un medico brasiliano dopo una brillante intuizione: se è vero che la fosfatidilcolina è in grado di sciogliere il grasso con il quale viene a contatto, perché non utilizzarla per eliminare piccoli depositi adiposi e trattare gli inestetismi della cellulite?

Noi di Gèniaderm abbiamo inserito al Fosfatidilcolina nella nostra Crema "hi-performance".