Che cos'è?
E’ il
fosfolipide più abbondante nel mondo animale e vegetale.
E’
costituita da un gruppo fosfato,due acidi grassi e dalla colina,precursore dell’acetilcolina.
L’acido
linoleico è l’acido grasso prevalente.
E’il maggior
componente strutturale della membrana cellulare e svolge un compito essenziale
nella regolazione omeostatica della fluidità delle stesse.Interviene nel
processo del segnale di trasduzione dall’esterno all’interno della cellula.E’
una molecola sia idrofila che lipofila e queste proprietà la rendono un
emulsionante naturale.
La
Fosfatidilcolina sta diventando uno dei più popolari ingredienti per trattare
le adiposità localizzate.
Molti studi
hanno riportato dei risultati promettenti per il trattamento delle adiposità localizzate
determinando una riduzione di volume degli adipociti(cellule del tessuto
grasso),un miglioramento del microcircolo vascolare con riduzione della
componente acquosa extracellulare,ed un incremento della vitalità cellulare
dermo-epidermica con un aumento dell’elasticità e del tono cutaneo.
“Fosfatidilcolina: nuove applicazioni terapeutiche”
La
fosfatidilcolina è utilizzata dal 1965 per via endovenosa per il trattamento di
patologie del fegato.
Per
anni è stata usata come farmaco per combattere le ipercolesterolemie e le
iperlipidemie.
L’uso
della Fosfaditilcolina ( FdC ) come tecnica lipolitica in una patologia
frequente come la “cellulite” è stata introdotto nella pratica clinica nel 1995
dal Dr. Rittes, Dermatologo brasiliano.
La “cellulite”,
scientificamente definita come “lipodistrofia” o “panniculopatia
edemato-fibro-sclerotica” è una condizione, per alcuni distretti corporei, di
sofferenza del microcircolo e del tessuto connettivo sottocutaneo.
Si
manifesta come conseguenza di vari fattori esogeni ed endogeni, tra cui un’insufficiente
attività emuntoriale, disturbi a livello circolatorio, stress psico-emotivi,
problemi ormonali, vita sedentaria, intolleranze alimentari, etc. Persino un’alimentazione
inadeguata, ad esempio, con diete povere di acidi grassi polinsaturi, facilita
l’insorgenza della panniculite, spesso associata a soprappeso oppure ad obesità
conclamata. Inoltre, laddove vi sia contemporanea coesistenza di ipetrofia
delle cellule adipose del tessuto sottocutaneo, si osserverà un aumento nel
volume degli adipociti che tenderà ad aggravare le già ridotte condizioni
circolatorie locali.
La
cellulite è una patologia ad andamento evolutivo generalmente distinto in
quattro differenti stadi, caratterizzati a livello clinico da cute “a buccia d’arancia”
o, nei casi più avanzati, “a materasso” e con sintomi quali formicolio, piedi
freddi, gambe pesanti fino a dolori crampiformi nei casi più gravi. Tra i tanti
rimedi utilizzati sempre più diffuso è l’uso della fosfatidilcolina.
La
fosfatidilcolina è un costituente delle membrane cellulari, dove svolge sia un
ruolo strutturale che funzionale. Il suo ruolo principale è quello di mantenere
integra la membrana cellulare. E’ una sostanza naturale, derivata dalla
lecitina di soia, ad azione emulsionante.
Fosfatidilcolina e cellulite
L'impiego della
fosfatidilcolina nel trattamento delle adiposità localizzate è piuttosto
recente, ma non per questo privo di efficacia. Il primo a proporla, nella metà
degli anni '90, è stato un medico brasiliano dopo una brillante intuizione: se è
vero che la fosfatidilcolina è in grado di sciogliere il grasso con il quale
viene a contatto, perché non utilizzarla per eliminare piccoli depositi adiposi
e trattare gli inestetismi della cellulite?
Noi di Gèniaderm abbiamo inserito al Fosfatidilcolina nella nostra Crema "hi-performance".
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