lunedì 8 aprile 2013

LA FOSFATIDILCOLINA CONTRO LA CELLULITE




Che cos'è?

E’ il fosfolipide più abbondante nel mondo animale e vegetale.
E’ costituita da un gruppo fosfato,due acidi grassi e dalla colina,precursore dell’acetilcolina.
L’acido linoleico è l’acido grasso prevalente.
E’il maggior componente strutturale della membrana cellulare e svolge un compito essenziale nella regolazione omeostatica della fluidità delle stesse.Interviene nel processo del segnale di trasduzione dall’esterno all’interno della cellula.E’ una molecola sia idrofila che lipofila e queste proprietà la rendono un emulsionante naturale.
La Fosfatidilcolina sta diventando uno dei più popolari ingredienti per trattare le adiposità localizzate.
Molti studi hanno riportato dei risultati promettenti per il trattamento delle adiposità localizzate determinando una riduzione di volume degli adipociti(cellule del tessuto grasso),un miglioramento del microcircolo vascolare con riduzione della componente acquosa extracellulare,ed un incremento della vitalità cellulare dermo-epidermica con un aumento dell’elasticità e del tono cutaneo.


 “Fosfatidilcolina: nuove applicazioni terapeutiche”

La fosfatidilcolina è utilizzata dal 1965 per via endovenosa per il trattamento di patologie del fegato.
Per anni è stata usata come farmaco per combattere le ipercolesterolemie e le iperlipidemie.
L’uso della Fosfaditilcolina ( FdC ) come tecnica lipolitica in una patologia frequente come la “cellulite” è stata introdotto nella pratica clinica nel 1995 dal Dr. Rittes, Dermatologo brasiliano.
La “cellulite”, scientificamente definita come “lipodistrofia” o “panniculopatia edemato-fibro-sclerotica” è una condizione, per alcuni distretti corporei, di sofferenza del microcircolo e del tessuto connettivo sottocutaneo.
Si manifesta come conseguenza di vari fattori esogeni ed endogeni, tra cui un’insufficiente attività emuntoriale, disturbi a livello circolatorio, stress psico-emotivi, problemi ormonali, vita sedentaria, intolleranze alimentari, etc. Persino un’alimentazione inadeguata, ad esempio, con diete povere di acidi grassi polinsaturi, facilita l’insorgenza della panniculite, spesso associata a soprappeso oppure ad obesità conclamata. Inoltre, laddove vi sia contemporanea coesistenza di ipetrofia delle cellule adipose del tessuto sottocutaneo, si osserverà un aumento nel volume degli adipociti che tenderà ad aggravare le già ridotte condizioni circolatorie locali.
La cellulite è una patologia ad andamento evolutivo generalmente distinto in quattro differenti stadi, caratterizzati a livello clinico da cute “a buccia d’arancia” o, nei casi più avanzati, “a materasso” e con sintomi quali formicolio, piedi freddi, gambe pesanti fino a dolori crampiformi nei casi più gravi. Tra i tanti rimedi utilizzati sempre più diffuso è l’uso della fosfatidilcolina.
La fosfatidilcolina è un costituente delle membrane cellulari, dove svolge sia un ruolo strutturale che funzionale. Il suo ruolo principale è quello di mantenere integra la membrana cellulare. E’ una sostanza naturale, derivata dalla lecitina di soia, ad azione emulsionante.

  
Fosfatidilcolina e cellulite

L'impiego della fosfatidilcolina nel trattamento delle adiposità localizzate è piuttosto recente, ma non per questo privo di efficacia. Il primo a proporla, nella metà degli anni '90, è stato un medico brasiliano dopo una brillante intuizione: se è vero che la fosfatidilcolina è in grado di sciogliere il grasso con il quale viene a contatto, perché non utilizzarla per eliminare piccoli depositi adiposi e trattare gli inestetismi della cellulite?

Noi di Gèniaderm abbiamo inserito al Fosfatidilcolina nella nostra Crema "hi-performance".

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